Ferrovia Retica e la vocazione ‘green’ che piace alla Generazione Z

“Siamo attualissimi”. Così Enrico Bernasconi, rappresentante per l’Italia di Ferrovia Retica, spiega come l’offerta ‘green’ e ‘attiva’ dell’azienda ferroviaria svizzera aderisca perfettamente alle esigenze dei giovanissimi e in primo luogo della Generazione Z, particolarmente attenta all’impatto ambientale delle proprie scelte di viaggio. “Diventiamo sempre più attrattivi verso le nuove generazioni, i supporter di Greta Thumberg ci amano. È bello che percepiscano il problema dell’emergenza climatica”.

Sul fronte delle emissioni, Ferrovia Retica parte in vantaggio. “Siamo il prodotto ecologico per eccellenza”, racconta Bernasconi a TTG Italia, rivendicando che la strada della sostenibilità “è il nostro presente e sarà il nostro futuro, ma è stata anche il nostro passato. Il treno del Bernina viaggia da sempre producendo energia autonomamente, alimentato dalle acque del Lago Bianco”.

Il fascino del turismo attivo
Ma non è solo la vocazione ‘green’ dell’azienda a essere apprezzata dai giovani viaggiatori. Si è dimostrata vincente infatti la strategia di unire all’esperienza del viaggio panoramico in treno, attività all’aperto, a stretto contatto con la natura. “In particolare dopo la pandemia sono aumentati gli amanti dell’abbinamento treno più trekking, treno più bicicletta o delle soluzioni abbinate a passeggiate e sci di fondo”. Un fenomeno che, sottolinea Bernasconi, “è decisamente generazionale”, sebbene gli anni del Covid abbiano avvicinato agli itinerari Unesco di Ferrovia Retica anche il mercato italiano più pigro e meno avvezzo al turismo attivo. “Una volta i viaggiatori italiani salivano a bordo dei nostri treni con uno zainetto e dei panini per il viaggio, oggi sono attrezzati per camminate all'aperto e sci di fondo”.

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