Quando piccoloè bello: la Compagnie si racconta

“Il segreto, se c’è, è quello di far sentire chi sceglie di volare con noi come il membro di un club privato, in cui ci si ritrova con persone affini con le quali è anche piacevole condividere il viaggio”. Così Gianbattista Sassera (nella foto), rappresentante per l’Italia de La Compagnie, il vettore all business che collega una volta al giorno Milano con New York, spiega la strategia che è alla base dell’attività della compagnia.

“Noi siamo il settimo vettore sulla rotta Milano-New York e voliamo con 76 posti alla business. Siamo piccoli; per questo dobbiamo offrire qualcosa di diverso, che non sia solo esclusivo, ma distintivo” spiega.

Piccoli, ma non troppo. La Compagnie, che oggi vola su New York da Milano e Parigi, ha infatti acquistato 2 nuovi aerei. “Le rotte saranno sempre verso New York, che è una destinazione che si presta al nostro tipo di traffico, ma al momento non sappiamo ancora quale sarà l’origine”.

Il vantaggio di essere piccoli
Le dimensioni ridotte dell’azienda, allo stato attuale, rappresentano un vantaggio, racconta Sassera. “Prendiamo il tema delle tariffe aeree. Il caro voli è una realtà, e al netto delle spese operative, per buona parte è generato dalla necessità di liquidità dei vettori che devono restituire i prestiti avuti per l’emergenza durante la pandemia. Un problema di cui noi non risentiamo”.

Questo permette alla compagnia di offrire, oggi, tariffe fino al 40% più basse di quelle proposte dalle grandi major a parità di classe.
“Parità di classe che non sempre è parità di trattamento – precisa Sassera -. Chi vola con noi non vuole avere problemi, e, se si verificano, vuole che ci sia qualcun altro che li risolva per lui. Nel caso estremo, ossia se deve interfacciarsi con la compagnia, vuole essere ascoltato da qualcuno che abbia potere decisionale, senza gli ovvi molteplici passaggi che si devono attraversare in un grande vettore. E noi gli offriamo proprio quello: per parlare con l’amministratore delegato, i passaggi sono solo due. Il passeggero si sente, quindi, ascoltato e accolto. E questo fa la differenza”.

Sentirsi differenti
La Compagnie gioca proprio questa carta per conquistare i clienti: permettere loro di sentirsi differenti, di posizionarsi su un livello ‘altro’ (non necessariamente più alto) rispetto a chi viaggia con altri vettori.

“Offriamo il fast track, la business lounge e a bordo abbiamo lanciato delle attività, come le degustazioni guidate di champagne, la presenza dei grandi chef che hanno realizzato i menù per un’esperienza enogastronomica guidata, la presentazione di libri con a bordo lo scrittore. Proponiamo un altro tipo di esperienza”.

Nella consapevolezza che il mercato business non è infinito. “I numeri sono quelli. La sfida per crescere è convincere il mercato leisure che può permettersi un viaggio di lusso”.

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