Le compagnie aeree aprono la corsa alla fuel surcharge

Per le compagnie aeree internazionali il fuoco di fila degli aumenti legati alla fuel surcharge è già iniziato. Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le comunicazioni ufficiali da parte dei vettori internazionali, alle prese con un prezzo medio del petrolio ormai costantemente su livelli ampiamente superiori ai 100-120 dollari. Un trend che ha recentemente costretto la Iata a rivedere al ribasso le stime sui profitti previsti per il 2011. Ultimo in ordine di tempo l'annuncio di Qantas, che ha ritoccato le tariffe al rialzo per la terza volta in poche settimane, con punte di 290 dollari australiani sui voli in direzione europa. In precedenza era stata la volta di Emirates, che applicherà surcharge comprese tra i 7,5 e i 28 dollari a tratta; Singapore Airlines (4-32 dollari); Thai (5,5-38 dollari). In Cina gli aumenti si attestano sul 20%. Restano invece in attesa per ora i vettori europei, con l'eccezione di British, che ha inserito una surcharge da 10 dollari (20 per la business) solo per il lungo raggio. Prime mosse, infine, anche nel comparto crocieristico, per ora limitate solo alle compagnie tedesche.

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