Tyler, Iata: "I costi del fuel rimangono imprevedibili"

"Di tutte le incognite che deve affrontare l'industria aerea, quella del carburante è sicuramente la più insidiosa". Tony Tyler, ceo di Iata apre così i lavori fel Fuel Forum di Iata di Parigi, spiegando come anche per il prossimo futuro il fuel rappresenterà un grosso problema per le compagnie aeree. "Dieci anni fa il costo medio era di 25 dollari a barile e pesava per il 13% sulle spese delle compagnie con un costo annuo di 43 miliardi di dollari - prosegue Tyler -. Il prossimo anno ci attendiamo almeno 100 dollari a barile per un totale di 201 miliardi di dollari e uno share sui costi di almeno il 32%". Il numero uno di Iata spiega inoltre che per quanto le compagnie migliorino i profitti sono comunque destinati a calare. "Non c'è dubbio che rispetto al passato le compagnie sono più efficienti ma nella nostra previsione per il 2012 anche a fronte di ricavi per 632 miliardi i profitti si limiteranno a 4,9 miliardi, ovvero un risicato 0,8%. Tutte le entrate andranno in carburante, tasse e servizi di trasferimento per i passeggeri".

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