Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Saremar ha dato il via alle prenotazioni per le tratte estive da e per la Sardegna. Ad annunciarlo il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci.
"La Regione - precisa - si è posta l’obiettivo non di diventare armatore, ma di difendere il diritto alla mobilità dei sardi, in tutte le sedi, nazionali ed europee. Già alcuni degli organi a cui ci siamo rivolti hanno accolto le nostre tesi, presentate per difendere i nostri cittadini, che rischiavano di doversi rassegnare a guardare il mare perdendo lo sguardo nell’orizzonte senza aver la speranza di raggiungere l’altra sponda".
L'assessore per i Trasporti, Christian Solinas, ha evidenziato come, nei primi mesi di operatività, si sia registrato un aumento costante del numero dei passeggeri: "Le proiezioni - aggiunge - dicono che la tratta, in via di consolidamento, avrà delle performance ancora più soddisfacenti nei prossimi mesi. Sarebbe interessante comprendere, quali sono le proposte alternative di coloro i quali criticano l’iniziativa della Flotta Sarda, perché se ci fosse un’idea realmente percorribile saremo pronti ad esaminarla".
Tuttavia è proprio sui numeri forniti dalla stessa Saremar che, in Regione, la maggioranza stessa si sta dividendo sotto i colpi dell'opposizione, che attacca criticando apertamente la mancanza di chiarezza sui conti della compagnia.
Il caso Saremar rischia di travolgere non solo il progetto di Flotta Sarda Spa, ma anche tutta la parte del disegno di legge che disciplina la continuità territoriale marittima. Cappellacci e Solinas hanno ribadito di voler andare avanti, sia con la nuova fase Saremar per i collegamenti con la penisola, sia col progetto di Flotta Sarda Spa. Per farlo, però, devono far approvare la legge sulla continuità territoriale e hanno quindi bisogno di ricompattare il centrodestra.
Il disegno di legge affida la continuità territoriale marittima al libero mercato, ma con una possibilità di intervento per la Regione attraverso una società per azioni (totalmente regionale) denominata Flotta Sarda Spa: subentrerebbe a Saremar (da privatizzare per i collegamenti con le isole minori) nei momenti di emergenza, o per calmierare le tariffe o per coprire servizi lasciati sguarniti dai privati.
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