Tirrenia, l'Ue archivia l'indagine su Cin

La Commissione Ue chiude il dossier Tirrenia dopo la notifica della Cin che rinuncia alla concentrazione.

Su quest'ultimo punto era, infatti, scattato l'ennesimo stop dell'Unione al passaggio di mano del vettore marittimo dalle mani dello Stato a quelle di Cordata Italiana di Navigazione.  

"La Commissione ha chiuso l'indagine approfondita aperta a gennaio 2012 – precisa una nota del sito dell'Ue -, in merito alla proposta d'acquisto del
controllo congiunto di un ramo d'azienda del gruppo Tirrenia, di proprietà statale, da parte di Cin, dopo che le parti hanno deciso di abbandonare la transazione notificata".

Cin è stata inizialmente creata come joint venture composta da Grimaldi, Marinvest e Onorato Partecipazioni, che costituiscono i principali concorrenti di Tirrenia. Allo stato attuale, Grimaldi e Marinvest sono usciti dalla compagine societaria di Cin.

"Una nuova transazione, riguardante Onorato Partecipazioni – si legge nella nota -, unico azionista originario rimanente, e possibili nuovi investitori dovrà essere notificata all'Autorità di concorrenza competente".

Le preoccupazioni della Commissione riguardavano la conformità dell'operazione alle norme in materia di concorrenza, in particolare perché Tirrenia e Cin detenevano congiuntamente quote di mercato elevate su numerose rotte marittime italiane e, nello specifico, su alcune rotte da e verso la Sardegna.

Ha, intanto preso forma l'assetto definitivo della cordata nella versione rivista. Il 40 per cento della nuova società andrà nelle mani del Gruppo Moby di Vincenzo Onorato, un 30 per cento al fondo Clessidra (che detiene circa il 30 per cento di Moby), mentre le quote restanti dovrebbero essere spartite tra il Gip - Gruppo investimenti portuali e Francesco Izzo, imprenditore napoletano che opera nel settore degli allestimenti interni navali.

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