Aeroporti italianipromossi dalle agenzie

Aeroporti italiani promossi dalle agenzie di viaggi.

Il sistema aeroportuale della Penisola, messo in discussione dal nuovo piano nazionale degli aeroporti, si guadagna invece l’apprezzamento dei dettaglianti, facilitati nella vendita dal poter disporre di uno scalo ‘sotto casa’. Questo quanto emerge nell'inchiesta realizzata da TTG Italia in uscita nell'area Dossier lunedì 11 giugno, nella quale i dettaglianti raccontano il loro rapporto con gli scali più vicini al punto vendita.

Per avere una buona valutazione da parte della distribuzione, un aeroporto deve avere una caratteristica fondamentale: essere ben coperto dal punto di vista del network. Un dato forse scontato, ma che i dettaglianti sottolineano con forza: uno scalo con pochi voli a vendere viaggi serve davvero a poco.

I giudizi
“Il nostro è un bellissimo aeroporto - dice, ad esempio, Consuelo Marras, addetta vendite di Marilisa Viaggi a Olbia - peccato che abbia così poche rotte, soprattutto sull’Italia, che alla fine lo utilizziamo ben poco. Con due soli voli al giorno su Roma e Milano, infatti, ci tocca spesso proporre ai clienti delle overnight sul Continente, e il prezzo del viaggio lievita. Di conseguenza, vendiamo meglio Alghero”.

Altro esempio è Firenze: “L’operativo voli è limitato - spiega Samantha Savi, responsabile di agenzia per Last Minute Tour Sella a Firenze - e la poca concorrenza spinge in alto i costi dei biglietti. Per questo, per noi l’aeroporto di riferimento è Pisa, se non Bologna”.

Al contrario, Catania, Bari e Napoli vengono premiati dalle agenzie per la disponibilità di rotte sia nazionali che internazionali, un dato che li accomuna all'apprezzamento per il sistema aeroportuale di Milano e Roma, che guadagnano valutazione positive anche per la facilità di collegamento con i centri cittadini. “Fiumicino è ben collegato alla città, Ciampino forse un po’ meno, ma sono entrambi raggiungibili facilmente - dice ad esempio Maria Assunta Velletri, responsabile di agenzia per Campidoglio Viaggi a Roma -. Su Fiumicino, gli unici appunti che posso fare riguardano forse una poca cura per il personale che effettua i check-in, che non sempre sa gestire le situazioni. Buoni, invece, i servizi interni, dalla parte shopping a quella di ristorazione. Però, siccome un aeroporto è un posto in cui vado se devo partire, forse una maggiore concentrazione sul core business non sarebbe male”.

Perplessità su Malpensa
Stessa opinione per gli aeroporti milanesi, con l'unica perplessità di Malpensa per quanto riguarda i posteggi. Se, infatti, i parcheggi auto a lungo termine ci sono e sono ben organizzati, discorso differente meritano le aree di sosta interne all'aeroporto. “Ho accompagnato un gruppo in partenza - dice Sonia Dell’Acqua, titolare di Lunettes Viaggi a Milano - e ho lasciato l’auto nei posteggi interni. Ho scoperto che si può pagare solo per 30 minuti. Il risultato è che tocca correre avanti e indietro per mettere la fatidica monetina, e non si fa in tempo ad arrivare in aerostazione che già è ora di tornare a pagare”.

Tema caldo, quello dei parcheggi, per gli scali italiani: accanto a situazioni ottimali, si riscontrano difficoltà a volte irrisolvibili. È il caso di Napoli: “I parcheggi sono la nota dolente di Capodichino - dice Anna Lodato, responsabile di agenzia di Dolida Travel -. L’aeroporto è, infatti, costruito in piena città, e non ci sono spazi per ampliare le aree di posteggio. Per cui, gli spazi sono pochi e per di più a caro prezzo. Infatti, noi consigliamo sempre ai clienti di raggiungere lo scalo con i mezzi pubblici”.

IL SERVIZIO COMPLETO SARA' PUBBLICATO SUL NUMERO 47 DI TTG ITALIA DELL'11 GIUGNO, NELL'AREA DOSSIER, E SARA' STAMPABILE IN PDF SUL GIORNALE ONLINE.

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