Spagna: l'aumento delle tasse aeroportuali entra nei biglietti aerei

Alcuni si richiamano al principio del silenzio-assenso, altri invece scelgono una comunicazione più diretta. Il risultato, comunque, non è molto dissimile: l'aumento delle tasse aeroportuali spagnole ricadrà direttamente sulle carte di credito dei passeggeri di diverse compagnie aeree.

Con la legge appena entrata in vigore, il Governo spagnolo ha sparigliato i conti dei vettori e soprattutto dei passeggeri (con buona pace di chi lamentava l'eccessiva fretta dell'Italia nell'applicare la tassa di soggiorno). L'aumento degli oneri aeroportuali sugli scali iberici è partito infatti dal 1 luglio, con la legge varata il 30 giugno.

Così per le compagnie aeree è scattata la corsa ai ripari per incassare cifre che (sottolineano a chiare lettere i vettori) andranno direttamente allo Stato spagnolo.

Tra le prime ad annunciare le modalità di pagamento, Ryanair. La low cost irlandese (refrattaria ad ogni tipo di contatto con le agenzie di viaggi) prende in considerazione un'unica soluzione: l'addebito diretto sulla carta di credito utilizzata per l'acquisto del biglietto. La comunicazione alla clientela è messa in risalto sulla home page del sito, ma la sostanza non cambia: i passeggeri Ryanair si ritroveranno un ulteriore addebito sulla propria credit card. Chi lo desidera, precisa ancora Ryanair, può chiedere il rimborso totale del biglietto, ma solo entro il 13 luglio. L'importo dell'aumento viene indicato in una tabella dettagliata all'interno della comunicazione.

Decisamente più 'soft' la strada scelta da Vueling, che propone diverse modalità per il versamento e riconosce un voucher dell'importo di 10 euro per coloro che decideranno di imbarcarsi comunque pagando la sovrattassa. Tra le possibilità per effettuare il versamento, oltre agli uffici aeroportuali, viene ricordata anche la possibilità di usufruire dell'assistenza dell'agenzia di viaggi, nel caso in cui il biglietto sia stato acquistato in adv. Il prelievo automatico sulla carta di credito scatta solo nel momento in cui il passeggero non abbia provveduto al pagamento in altra forma e non abbia chiesto il rimborso complessivo del biglietto.

Volotea segue ancora una terza via: se da un lato la compagnia aerea comunica che l'importo verrà addebitato direttamente sulla carta di credito del cliente, dall'altro il vettore riconosce ai passeggeri un voucher del valore di 10 euro “al fine di minimizzare l'impatto” dell'aumento delle tasse aeroportuali. Anche sulla comunicazione di Volotea si precisa che “questo aumento ovviamente non genera alcun profitto extra per le compagnie aree”.

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