Una trattativa lunga mesi

Trasporti
- 18/07/2012 16:11

Una trattativa lunga mesi

Un percorso partito da molto lontano. Dalle prime battute del 2012 si inizia a vociferare che l'espansione di Alitalia sarebbe passata dall'acquisizione di altri player dei cieli italiani.

Dapprima i nomi sono due, corrispondenti a due strategie differenti ma parallele: Blue Panorama per rafforzare la componente leisure con il segmento charter e Wind Jet, per combattere le low cost, specie sul mercato domestico. Da semplici rumors l'idea inizia a prendere forma, alimentando il fermento del mondo del trasporto aereo.

Passano le settimane e i vertici Az iniziano a delineare l'operazione. I manager della compagnia si sbottonano, lasciandosi andare a dichiarazioni che propendono a scegliere una sola delle due strade. Con l'avvicendamento di Andrea Ragnetti a Rocco Sabelli nella carica di a.d. si abbandona l'idea leisure a favore di un'accelerezione su quel modello di 'smart carrier' avviato con AirOne: la spunta la dinamica compagnia siciliana guidata da Antonino Pulvirenti.

Ma la strada è tutto fuorché in discesa. I debiti di Wind Jet pesano sulla nuova Alitalia che da tre stagioni cerca di aggiustare i conti. Inoltre, si accende il prurito dell'Antitrust che sente odore di monopolio. Quella che voleva essere un'operazione veloce diventa una partita a scacchi. Wind Jet cambia assetto societario, diventa Spa e la newco assorbe dipendenti e slot, lasciando alla vecchia compagnia il ruolo di bad company con tanto di debiti.

Il Garante apre un'istruttoria che durerà mesi e l'Enac convoca Wind Jet per rispondere dei disagi causati ai passeggeri per ritardi e cancellazioni. L'alta stagione incalza e il mercato attende una risposta che si avvicina con esiti ormai scontati.

Solo dopo sette mesi dall'avvio delle operazioni arriva il via libera dell'Antitrust che consente l'integrazione tra i due vettori con delle limitazioni sugli slot da lasciare ai concorrenti. Ora si può voltare pagina.