Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una mano tesa che può arrivare anche da vettori extra-europei.
Finnair continua la ricerca di una collaborazione affidabile e guarda anche oltre i confini del Vecchio Continente. "Il partner che ricerchiamo non è detto che debba essere esclusivamente europeo - afferma Mika Vehvilainen, chief executive del vettore -. Attualmente abbiamo un solo problema; la limitazione dei costi. Ma come noi sono in tanti ad averne.
È un mercato che in questa fase ha più acquirenti che compratori ma, ad ogni modo, ritengo sia realistico trovare un accordo nel breve termine".
Il piano di contenimento dei costi e il focus sulle rotte asiatiche a scapito di quelle a scarso profitto all'interno dell'Europa, hanno portato Finnair a chiudere un secondo trimestre in terreno positivo, con profitti operativi pari a 14,7 milioni di euro a fronte delle perdite registrate nello stesso periodo dell'anno nel 2011, pari a 13,8 milioni di euro.
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