Scambi di accuse tra Ryanair e Meridiana fly

Sembra destinata a proseguire la polemica tra Meridiana fly e Ryanair.

Dopo le accuse lanciate dalla compagnia guidata da Giuseppe Gentile al vettore low cost è partito il fitto botta e risposta tra le parti, senza esclusione di colpi.

La low cost irlandese non ha atteso a lungo per rimandare la stoccata alla compagnia italiana, affidando al portavoce Stephen McNamara poche rapide battute per riportare la tenzone su un terreno noto a Ryanair: "Incoraggiamo a competere sulle tariffe, invece di lamentarsi e fare false affermazioni". Frasi a cui ha fatto seguito un immediato annuncio del potenziamento delle frequenze verso Bari, proprio sul primo scalo a fare le spese del ridimensionamento Meridiana fly e con Michael Cawley, deputy ceo di Ryanair, che ha invitato Meridiana fly "imparare a convivere con concorrenza efficiente", definendo poi la compagnia dell'Aga Khan "un'azienda perennemente in perdita e altamente sovvenzionata, capace di esistere solo grazie ai sussidi, assolutamente non in grado di competere con Ryanair".

Con mosse più oculate, da scacchista, il merger italiano ha replicato nuovamente. "Siamo una società privata che non riceve supporto solo dai propri azionisti, interamente privati - spiega Alessandro Notari, direttore commerciale del Gruppo -. I nostri conti sono trasparenti, essendo tra l'altro quotati, così come le nostre tariffe, contrariamente ad alcune compagnie low cost che malgrado le sanzioni dell'Antitrust, continuano a promuovere tariffe nettamente maggiorate poi al momento dell'acquisto finale".

Notari poi aggiunge un'altra nota polemica che ritorna sul tema dei finanziamenti: "Piuttosto sarebbe opportuno domandarsi quali sarebbero le tariffe ed i conti di Ryanair senza i contributi che riceve in Italia in modo poco trasparente dagli aeroporti e dagli enti locali italiani"

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