Il commento del direttore
Remo Vangelista
Meridiana fly non molla la presa e, all'indomani della presentazione del piano di Ryanair con l'autodifesa in merito agli aiuti di stato, rilancia le accuse.
Per fare chiarezza sul tema degli aiuti alle compagnie low cost, Meridiana usa questa volta la carta degli 'esempi concreti', citando prima la bozza di programma su Aeroporti di Roma "che prevede aumenti per tutte le tipologie di aeromobili tranne che per gli aeromobili Ryanair", evidenzia la compagnia.
Il vettore guidato dal comandante Giuseppe Gentile sposta poi l'attenzione sul tema del 'soccorso al turismo italiano' citato da Ryanair nella presentazione delle nuove basi. Per fare questo cita l'esempio dello scalo di Cagliari e fornisce cifre volte a smontare il teorema della low cost, spiegando che il 77 per cento dei passeggeri trasportati è su rotte domestiche mentre solo 170mila pax proverrebbero sull'isola dall'estero. "Un dato irrisorio - prosegue la nota - se posto in relazione al totale delle risorse pubbliche che la Regione Sardegna destina al traffico low cost per l'isola, pari a circa 20 milioni di euro all'anno".
Ultimo tema la continuità territoriale che, sostiene Meridiana fly, non prevede contributi pubblici e dove la compagnia opera "sulla basee di un numero di voli obbligatori tutto l'anno, sia in termini di voli giornalieri che di fasce orarie". Vincoli che invece non esisterebbero per Ryanair.
"Sulla base di quanto evidenziato riteniamo evidente quale sia la compagnia che si avvale di aiuti di Stato - conclude il direttore commerciale Alessandro Notari -. O, volendo assecondare quanto dichiarato da Ryanair, il nostro gruppo è pronto a operare a partire dal prossimo primo novembre tutti i collegamenti in essere da agliari con lo stesso regime di Ryanair, finalmente così saremo, come dice Cawley, una compagnia completamente fondata sui contributi pubblici".
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