Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’Europa delle no frills non subisce i venti della crisi. Le compagnie aeree low cost continuano, infatti, a macinare numeri in incremento a livello di traffico.
Il dato emerge dal consueto studio realizzato dall’Elfaa, l’associazione europea che rappresenta i vettori low fare, che prende in esame il traffico no frills di nove vettori: easyJet, Flybe, Jet2.com, Norwegian, Ryanair, SverigeFlyg, Transavia.com, Vueling e Wizz Air.
Un’indagine che, per quanto riguarda il periodo da luglio 2011 a giugno 2012, ha tracciato un andamento estremamente positivo. “I dati che continuiamo a registrare dimostrano la solidità del nostro modello economico” commenta con soddisfazione John Hanlon, segretario generale di Elfaa.
Nei dodici mesi presi in esame dallo studio è stata rilevata, infatti, una crescita del 5,6 per cento in termini di passeggeri, a quota 193,7 milioni contro i 183,4 movimentati tra luglio 2010 e giugno 2011. Quasi impercettibile, invece, l’incremento a livello di load factor che, sebbene soltanto in aumento dello 0,4 per cento, si attesta comunque su una percentuale media di 82,3 punti. Crescono anche i voli giornalieri che passano da 4.335 a 4.651.
“Mentre le altre compagnie europee richiedono aiuti governativi - prosegue, calcando la mano, Hanlon -, i vettori che aderiscono a Elfaa incrementano rotte e numero di passeggeri anno dopo anno e fanno investimenti per offrire il massimo ai propri clienti”.
Ryanair si conferma, ovviamente, regina incontrastata del traffico aereo a basso costo. La compagnia irlandese ha movimentato nei dodici mesi esaminati dallo studio Elfaa circa 77,1 milioni di pax (contro i 75,5 dell’indagine precedente) con un load factor medio dell’82 per cento. Migliore la performance in termini di riempimento di easyJet (con un load factor dell’88,7 per cento) che si attesta al secondo posto con 57,4 milioni di pax movimentati.
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