Cuneo Levaldigi rivendica un ruolo, manovre di avvicinamento a Caselle

L'aeroporto di Cuneo affila le armi per un futuro da protagonista nel sistema piemontese.

Con l'entrata in carica del nuovo vertice, la Geac, società di gestione del Levaldigi, scende in campo per dare allo scalo un ruolo più ampio, l'arrivo di nuovi vettori, quindi un'attività più redditizia.
L'eterna diatriba con Torino Caselle, con cui più volte è stato tentato l'aggancio, una serie di vicissitudini e problemi legati a precedenti gestioni, ma anche la vicinanza di un aeroporto internazionale come quello di Nizza, hanno frenato il decorso di crescita di Levaldigi, dove Ryanair è il carrier principale. Non ultima la penalizzazione subita con il Piano di riordino del Governo Monti.

Intanto il neopresidente della società parte in difesa delle potenzialità dell'aeroporto di Cuneo: "Levaldigi merita di volare", afferma Giuseppe Viriglio in un'intervista su Repubblica, prospettando l'ipotesi, per lo scalo, di ricalcare le orme di Bergamo Orio al Serio e illustrando dati che evidenziano, con i 400mila passeggeri registrati lo scorso anno, una crescita degli indicatori di traffico.

In casa Geac non si vuol parlare di vera e propria guerra con Caselle, ma la polemica non manca. "Sono in carica da due settimana e sto muovendo i primi passi con la Sagat - aggiunge il presidente nell'intervista pubblicata dal quotidiano -. Immagino un futuro in cui i due scali cooperino insieme".

E non si scarta l'eventualità che il Côte d'Azur possa stringere una partnership, ma l'operazione non sarebbe così immediata. "Prima - puntualizza Viriglio - occorre ottenere l'autorizzazione del Ministero dell'Economia".

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