Al Baker, Qatar Airways: "Ora possiamo sfidare le grandi"

"Fino a dieci anni fa eravamo poco più di una compagnia regionale, ora possiamo permetterci di sfidare le grandi"

Akbar Al Baker, ceo di Qatar Airways guarda gli avversari dritti negli occhi e dalla piazza dell Itb di Berlino dimostra di non temere né gli storici marchi europei e tantomeno i rivali emiratini.

"Mai come in un periodo come questo, il cliente vuole sapere come spende i suoi soldi", aggiunge il ceo, che alla qualità dei servizi Qatar, tratto distintivo di forza, affianca un network e in flotta in costante espansione che arriva a contare 125 destinazioni servite con 121 aeromobili, in un rapporto di quasi uno a uno che supera di gran lunga le possibilità dei competitor.

"A ottobre saremo un membro effettivo di oneworld, una soddisfazione enorme per noi che ci permetterä di aprire nuove porte". A supportare l ingresso nell'alleanza, il primo per un vettore del Golfo, ad aprile sarà inaugurato il nuovo hub di Hamad. "Siamo molto presi dagli ultimi lavori - commenta Al Baker -, nella prima fase l'aeroporto sarà in grado di ospitare 28 milioni di passeggeri". E per un investimento da 15 miliardi di dollari, frutto anche del maxi budget stanziato per ospitare i mondiali di calcio del 2022, Al Baker si concede anche una piccola stoccata: "Apriremo senz'altro per tempo. Avessimo avuto i ritardi che ha riscontrato Berlino Brandeburgo, io non sarei più ceo di Qatar Airways da un bel pezzo".

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