Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le compagnie aeree tradizionali proseguono nella fase di ristrutturazione a livello di costi e il gap si assottiglia progressivamente.
Il dato emerge da uno studio pubblicato da Kpmg, che rivela come la differenza, a livello generale, sia passata dal 3,6 al 2,5 per cento: ormai una progressiva assimilazione che a livello di operatività e di mercato si sta traducendo anche in un sempre maggiore avvicinamento nella tipologia dell'offerta.
Lo studio mette inoltre in evidenza come l'inversione di tendenza sia iniziata nel 2009, anno in cui esplose l'emergenza fallimenti tra i vettori e le aziende dovettero correre ai ripari.