Iresa, nuova imposta per il settore viaggi. La reazione di Federviaggio

Arriva un'altra tassa sul comparto viaggi: Iresa, imposta regionale sulle emissioni sonore degli aerei.

A introdurla per prime sono il Lazio e la Lombardia. Ma la novità non incontra affatto i favori del settore turistico, suscitando immediate reazioni. "Un affondo per le compagnie aeree, un ulteriore danno per il turismo - tuona Luca Patanè (nella foto), presidente di Federviaggio -. Iresa è l’ennesimo tributo che fa perdere competitività al settore del trasporto e dei viaggi in Italia, comparti già fortemente compromessi dopo il recente aumento delle tasse aeroportuali".

L’Iresa, secondo le stime di Assaereo, potrebbe avere un impatto di 37 milioni di euro nel 2013 e di 55 milioni di euro 2014.
Con la Finanziaria 2013, la Regione Lazio ha introdotto questo tributo regionale, il cui 10 per cento del gettito andrà a coprire interventi per limitare le emissioni sonore delle zone aeroportuali.

Secondo quanto emerge dall’Ufficio Studi Federviaggio le compagnie aeree che operano negli scali romani avranno un impatto di circa 5 euro per passeggero per viaggi nel medio raggio e di oltre 2 euro per viaggi nel breve raggio.

"Auspichiamo che non si tratti di un'altra tassazione occulta che pesa sul settore, utilizzata in questo caso per supplire alle mancanze di bilancio della Regione Lazio - aggiunge Patanè -. Il settore dei viaggi necessita di un tempestivo intervento delle istituzioni soprattutto in questo periodo".

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