Aeroporti e low cost: stretta dell'Ue sugli aiuti di Stato

Pugno di ferro dell'Ue sugli aiuti di Stato nel trasporto aereo.

Oggi, a Bruxelles, il commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia sancisce le nuove regole che disciplineranno il settore a partire dal 2014, interessando in primis le infrastrutture aeroportuali e i vettori low cost.
È quanto riporta Il Sole 24 Ore specificando che le normative dell'Unione europea saranno applicate a tutti gli scali con un traffico superiore ai 250mila passeggeri l'anno.

Nel dettaglio, secondo il quotidiano economico, gli aiuti potranno essere erogati "soltanto dopo aver verificato una effettiva necessità di trasporto". Il tutto per favorire gli aeroporti minori, mentre negli altri casi gli aeroporti dovranno coprire i propri costi per la gestione e altre attività economiche.

"I costi di un aeroporto devono essere a carico dei passeggeri e delle compagnie aeree - sostiene Almunia - e non della collettività".
Lo stesso concetto varrà per le aerolinee che vorranno avviare nuovi collegamenti: "Le sovvenzioni - dice l'Ue in merito - saranno ammesse, ma soltanto per un periodo limitato". Il riferimento va indirettamente a Ryanair, che sin dall'inizio della sua attività ha usufruito di finanziamenti e sconti sulle tariffe aeroportuali, tracciando la strada per altre low cost.

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