Hogan, Etihad: "Siamo aperti a nuove partnership"

Trasporti
- 25/09/2013 09:49

Hogan, Etihad: "Siamo aperti a nuove partnership"

Hogan, Etihad: &quot;Siamo aperti a nuove partnership&quot;

Etihad pronta a nuove partnership strategiche, "se generano valore aggiunto".

Con queste parole James Hogan (nella foto), presidente e ceo del vettore di Abu Dabi intervenuto all’Fvw Kongress a Colonia, ha voluto mettere a tacere i rumors di mercato che in questi giorni stanno dando la compagnia emiratina come potenziale salvatrice di Alitalia.

Di fatto Etihad, che già detiene partecipazioni azionarie in altri sei vettori nel mondo (Jet Airways, Air Serbia, Virgin Australia, Air Berlin, Air Seychellese e Aer Lingus) non esclude ulteriori investimenti in altre compagnie aeree: "La portata globale è al di là della capacità di ogni singola compagnia aerea - sottolinea Hogan -. Il progresso deve venire attraverso partnership".

Etihad è stata recentemente impegnata in tre importanti operazioni: l'acquisizione del 24 per cento dell'indiana Jet Airways, il 49 per cento delle quote e il contratto di gestione di Air Serbia e l'aumento di partecipazione azionaria in Virgin Australia dal 10 al 19,9 per cento.

"Prenderemo in considerazione ulteriori partnership strategiche – specifica il top manager - se aggiungono valore".

Etihad Airways ha lanciato la sua strategia di investimento azionario nel 2011 con l'acquisizione del 29 per cento delle azioni di Air Berlin, seguita da un 40 per cento di investimento in Air Seychelles, che prevedeva anche un contratto di gestione di cinque anni. A ció ha fatto seguito lo scorso anno la partecipazione in Virgin Australia e una quota del 3 per cento dell'irlandese Aer Lingus.

"Le partecipazioni offrono vantaggi sinergici che non possono essere raggiunti tramite le alleanze tra vettori - mette in luce Hogan -. Le alleanze legacy si concentrano in gran parte sul network e sui benefici dei ricavi. La nostra equity alliance offre vantaggi molto più ampi per tutti i partner, tra cui la possibilità di ridurre i costi attraverso la condivisione delle risorse e di forniture congiunte. Ed è un nuovo modello di business per l’aviazione".