Ancillary, i meccanismi del business

Pasti e spuntini in volo, film e musica on demand, wi-fi a bordo, imbarco prioritario, accesso alle lounge aeroportuali, spazio aggiuntivo per le gambe. I servizi ancillari, che tre anni fa non interessavano molto i passeggeri - anche perché erano abituati a volare in regime di full-service -, ora sono ritenuti sempre più indispensabili soprattutto dai frequent flyer.

Questa la conclusione cui giunge il rapporto PhoCusWright ‘Airline Ancillaries: The Captives are Capitulating’ su come stanno cambiando i comportamenti di acquisto dei passeggeri in volo.

Se nel 2010 meno di un passeggero su cinque si mostrava interessato a questi, nel 2012 la percentuale è salita in modo esponenziale, in alcuni casi più di quanto i vettori stessi si aspettassero. I risultati non hanno bisogno di commenti: lo scorso anno quattro viaggiatori su 10 hanno acquistato pasti e snack, rispetto al solo 28 per cento del 2010.

Forte l’aumento di richieste per l’intrattenimento a bordo, ma anche per i posti preferenziali o lo spazio aggiuntivo per le gambe. Il 23 per cento dei passeggeri ha deciso di acquistare cortometraggi o musica, contro il 15 per cento del 2010, mentre i posti preferenziali e lo spazio maggiorato sono scelti dal 24 per cento rispetto al 14 di tre anni fa, con un aumento del 71 per cento.

Un incremento favorito anche dal fatto che gli aerei sono sempre più affollati e i vettori hanno investito nell’offerta di posti speciali, aumentando considerevolmente i posti disponibili in classi con comfort extra e nomi quali Economy Comfort, Premium Economy o Preferred Seats. Infine il 19 per cento opta per la connessione web in volo, contro il 10 per cento del 2010, mentre il 23 richiede l’imbarco prioritario rispetto al 13 per cento del passato.

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