Raddoppio dell'aeroporto di Sharm nei piani del governo egiziano

L'ampliamento dello scalo di Sharm El Sheikh, un progetto di sviluppo per il turismo congressuale e quello termale e la conversione dell'aeroporto militare di Ras Sudr.

Sono questi i punti del rilancio sulla scena internazionale del Mar Rosso annunciati dal governatore del Sud del Sinai, Khaled Fouda. Fulcro degli interventi, il restyling dell'aeroporto internazionale di Sharm El Sheikh, secondo scalo del Paese con quasi 8 milioni e 694 mila passeggeri movimentati nel 2010. Il progetto che dovrà essere vagliato dal prossimo governo egiziano prevede, spiega il governatore, "la costruzione di due nuove piste e di nuovi terminal dedicati ai flussi internazionali".

Interventi infrastrutturali che si accompagneranno allo stesso tempo al rilancio del segmento congressuale e a nuovi impegni sul fronte del turismo termale, entrambi concentrati nell'area di Sharm. Nel cassetto, infine, la conversione dello scalo di Ras Sudr, oggi meta d'elezione dell'élite egiziana a 200 kilometri dal Cairo. "L'ambizione - precisa Fouda - è quella di ampliare l'aeroporto militare che già esiste e prepararlo ad accogliere i charter stranieri".

Da Sharm El Sheik dipende il 40 per cento dei ricavi del turismo di tutto l'Egitto. Fino a novembre di quest'anno, ricorda Fouda, il Mar Rosso ha accolto 8 milioni di turisti internazionale, contro i 14 milioni del 2010. La capacità alberghiera dell'area conta in tutto 56mila camere.

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