Aiuti di stato: le novità dell'Ue per compagnie e aeroporti

La Commissione europea cambia le regole sugli aiuti di stato a vettori e aeroporti.

Le nuove linee guida hanno l'obiettivo di garantire buoni collegamenti tra le regioni e la mobilità dei cittadini europei, riducendo al minimo le distorsioni della concorrenza sul mercato unico.
L'orientamento Ue promuove l'uso corretto delle risorse pubbliche soprattutto per le iniziative indirizzate alla crescita e mira a evitare la sovraccapacità e la duplicazione di aeroporti non redditizi.

Tra i punti evidenziati dalla Commissione Ue nel comunicato ufficiale, uno guarda in particolare alla regolamentazione degli aiuti per le aerolinee che lanciano nuove rotte, consentiti a patto che siano limitati nel tempo.

"Le nuove linee guida sugli aiuti di stato sono un ingrediente fondamentale per l'industria aeronautica europea di successo e competitiva - Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione europea responsabile delle politiche per la concorrenza -. Garantiranno una concorrenza leale a prescindere dal modello di business, dalle compagnie nazionali alle low cost, dagli aeroporti regionali ai grandi hub".

Per quanto riguarda gli scali, Bruxelles ha precisato che i finanziamenti governativi per investimenti in infrastrutture aeroportuali saranno consentiti se vi sarà una reale esigenza di trasporto e dipenderanno dalle dimensioni dell'aeroporto, in modo da garantire il giusto mix tra investimenti pubblici e privati.
"Saranno consentiti aiuti agli aeroporti regionali con meno di 3 milioni di passeggeri l'anno per un periodo transitorio di dieci anni, al fine di dare il tempo necessario per adeguare il modello di business.

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