Security fee sui voli Usa, aumenti dal 1° luglio con il nuovo sistema

Aumenta la security fee sui biglietti aerei negli Stati Uniti.

Dal prossimo 1° luglio diventa effettivo il rialzo sulla tassa istituita dopo gli attentati dell'11 settembre 2001.
Lo comunica la Tsa-Transportation Security Administration attraverso una nota sul registro federale in cui spiega come verrà applicato l'incremento.

Secondo la legge attuale, la tassa è di 2,50 euro per segmento, con un cap di 5 dollari sui voli di sola andata e di 10 dollari su quelli di andata e ritorno.
Invece, con la nuova security fee la cifra sale a 5,60 dollari sui one-way, ma esclude il cap.

In base a un accordo tra le compagnie aeree e la Tsa, viene considerata stopover una sosta di quattro ore nell'ambito di un itinerario. Questo significa, come puntualizza travelweeekly.com, che un viaggio di due segmenti con una connessione di quattro ore sul tragitto globale viene calcolato come due viaggi di sola andata con uno stop e implica 11,20 dollari di tasse.

Con il nuovo sistema, quindi, la security fee potrebbe raddoppiare su alcuni itinerari di volo.

Le proteste non hanno tardato a farsi sentire tra le fila degli operatori turistici.

"Non bastava l'aumento della fee - ha tuonato Roger Dow, presidente della U.S. Travel Association -! Ora, se i passeggeri dovranno fermarsi più di quattro ore, dovranno pagare di nuovo l'intera quota".
Dow ha inoltre voluto puntualizzare che gli operatori turistici possono sostenere canoni di utenza "ma soltanto quando siano concepiti a beneficio dimostrabile degli utenti che li pagano".

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