Il risiko degli aeroporti, F2i e il dopo Gamberale

È tutta da costruire la ‘nuova’ F2i: Guido Gamberale, anima e ideatore del Fondo, ha infatti deciso di passare la mano in un momento delicato per la holdig, e i soci di F2i devono scegliere un suo successore.

La holding F2i Aeroporti, nata nel 2008 con l’idea di diventare il primo fondo italiano dedicato alle infrastrutture e alle attività regolate, ha rilevato il 70 per cento di Gesac, la società di gestione di Napoli Capodichino. E in seguito, oltre allo scalo campano, sono entrate nel perimetro della holding anche il 50,8 di Sagat e il 44,31 di Sea. Adesso, anche Cagliari e Catania potrebbero entrare in F2i.

Per il dopo-Gamberale i soci vogliono trovare un nome che abbia credito a livello internazionale, anche perché F2i ha intenzione di cedere il 49 per cento della holding aeroportuale, una quota valutata intorno ai 400 milioni di euro, e una settantina di investitori internazionali sono stati invitati alla gara.

Per la successione di Gamberale, se dovesse passare la linea della continuità interna, il candidato ideale sarebbe Carlo Michelini, a capo dell’ufficio investimento di F2i. Nel caso di una scelta esterna, il favorito è invece Renato Ravanelli, che ha appena lasciato l’incarico di direttore generale di A2a.

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