“Troppa competizionesul Mare Italia” I rischi del mercato secondo Ota Viaggi

"Non è tutto oro quello che luccica: c'è troppa competizione sul mare Italia". Massimo Diana (nella foto), direttore commerciale di Ota Viaggi, contestualizza le ottime performance del balneare tricolore e, in occasione del Meet Forum, racconta a TTG Italia cosa si nasconde dietro al boom di richieste da parte del mercato.

"I player stranieri sono agguerriti - spiega Diana - e i prezzi aumentano: stiamo passando da un eccesso di offerta a un eccesso di domanda, e gli eccessi non fanno mai bene al mercato".

Un problema di pricing, quindi, ma anche di disponibilità. "Gli albergatori sono spinti a rivolgersi ai mercati stranieri - continua - e lo scaffale di possibilità diventa nettamente inferiore per le adv italiane".

Gli investimenti del tour operator
Il t.o. romano alza gli scudi e decide di giocare la sfida su più fronti: l'investimento nell'early booking per contrastare la programmazione anticipata degli operatori stranieri, l'aumento del contingente delle camere e, soprattutto, la creazione di valore.

"La leva del prezzo non paga - spiega Diana -: t.o. e agenti italiani devono tornare al professionismo, ai prodotti e servizi di qualità: solo così possiamo difenderci".

L'operatore concentrerà i suoi impegni in un programma di incontri con le adv e negli educational, che sono "occasioni di crescita condivisa - sottolinea Diana -: studiamo le possibili sfaccettature di una proposta di soggiorno, ci confrontiamo e troviamo le chiavi giuste per affrontare il mercato; insieme".

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