Aumento dei canoni demaniali, altra scure per il caro prezzi in Italia

13/01/2023
11:40
 

Si aggiunge un nuovo tassello alcaro prezzi’ che sta iniziando a caratterizzare il turismo in Italia. Il Governo ha infatti deciso un aumento dei canoni demaniali per le concessioni del 25,15%, e le associazioni di categoria, da Federalberghi a Faita Federcamping ad Assonat insorgono.

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“Tale aumento – dicono le associazioni -, notevolmente superiore al tasso di inflazione dei prezzi al dettaglio, impatterà profondamente nelle gestioni economico finanziarie delle imprese, già colpite e destabilizzate da aumenti dei costi di gestione smisurati ed imprevedibili, quali quelli energetici e delle forniture di beni e servizi”.

Vanno decisamente al punto i rappresentati delle imprese. “Un’impresa turistica  - scrivono - basa il suo equilibrio economico, finanziario e occupazionale su attente pianificazioni e programmazioni gestionali, spesso di carattere pluriennale. Impatti economici improvvisi e destrutturanti ne minano la funzionalità e l’operatività, con conseguenti pesanti tagli nell’erogazione dei servizi e nell’impiego occupazionale, degrado della qualità dell’offerta e/o aumento delle tariffe”.

Il che va a discapito dei flussi turistici, che, segnalano le associazioni, “potrebbero dirigersi verso destinazioni più competitive”.

Da qui la richiesta dell’apertura di un tavolo di ascolto e confronto “per una interlocuzione chiara e definitiva sull’applicazione della direttiva Bolkestein, che consenta di affrontare le prossime stagioni turistiche pianificando correttamente gli investimenti e senza ulteriori incertezze”.


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