Il commento del direttore
Remo Vangelista
Punta dritto al cuore lo spot 'Time to Tour' appena lanciato dalla statunitense Globus.
L’obiettivo è quello di agitare energicamente il mare delle umane emozioni, per convincere i senior a riprendere in mano le valigie. Ma non per la banale quanto vana illusione di partire all’inseguimento di un irrecuperabile passato, e non per rinnegarlo, bensì per premiare l’abilità di esserne stati impeccabili mattatori.
Così come avvenne per la raffica di annunci pubblicitari lanciati in epoca olimpica, in cui gli atleti dimostravano come dietro le loro fatiche e i loro successi ci fosse sempre “una grande mamma”, anche questa volta sono i figli a ringraziare i genitori per aver sacrificato anni di ferie potenzialmente spensierate per dedicarsi all’edificazione di precari castelli di sabbia, all’allestimento di cuccette da viaggio su auto sovraffollate di pelouche, all’ammassamento di bagagli e vettovaglie in microscopiche tende e palafitte da vacanza.
Una volta cresciuti, i cuccioli d’uomo pentiti per lo sconquasso arrecato, invitano mamma e papà a ritentare l’esperienza dell’autentica ‘vacatio’ intesa nel senso più classico e stretto del termine: esenzione dall’obbligo di fare qualcosa. In questo caso dall’obbligo di occuparsi di loro, serenamente cresciuti e ormai felicemente indipendenti.
La fascia di utenza interessata da questa operazione pubblicitaria va dai 51 ai 70 anni. Godetevi lo spot, addizionando al piacere della visione il compiacimento che, a quanto sembra, la meta prediletta dai più – e pare ben il 56 per cento del bacino – sia proprio l’Europa.
twitter@paolaviron
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