La valigia del mago: i viaggi di Raul Cremona

Negli anni '80 frequentava il Derby di Milano insieme a un gruppo di giovani comici e artisti agli esordi, ma a metà del decennio il locale abbassa la serranda per sempre, costringendo il gruppo a spostarsi in un altro appena aperto in viale Monza, dal nome allora sconosciuto e ispirato a un film di Woody Allen. Si chiamava Zelig ed era destinato a diventare una delle più grandi fucine di talenti comici che l'Italia abbia mai avuto.

Raul Cremona si è fatto le ossa qui insieme a personaggi come Paolo Rossi, Claudio Bisio, Anna Finocchiaro, Bebo Storti, Silvio Orlando, Lella Costa, Elio e le Storie Tese, Aldo Giovanni e Giacomo, Gioele Dix, Gene Gnocchi, insomma il gotha della comicità meneghina.

Dal palco dello Zelig i suoi personaggi hanno raggiunto la popolarità, anche grazie alla trasposizione televisiva del format e alla sua partecipazione in numerosi programmi tv: da Mai Dire Gol con la Gialappa's Band, dove il Mago Oronzo lo proietta nell'olimpo dei comici più amati, a Silvano il Mago di Milano, parodia del celebre Silvan, fino al maschilista Omen e a Jacopo Ortis.

Ma pur essendo conosciuto per la sua vena comica, Raul Cremona è prima di tutto un mago nel vero senso del termine, con una lunga gavetta alle spalle e una solida conoscenza di un'arte che in Italia "è sempre stata considerata qualcosa da avanspettacolo, anche se oggi sta tornando di moda grazie al web tra le generazioni più giovani".

Un ruolo, quello di coltivatore di nuovi talenti, che Cremona si è assunto lanciando a Milano il Festival della Magia, la cui seconda edizione è in partenza sul palco del Teatro Manzoni, con un programma che include maghi provenienti da tutto il mondo.

Visti tutti questi illusionisti in arrivo a Milano, è impossibile non chiedersi cosa c'è nella valigia di un mago...
Nella valigia di ogni mago ci sono una serie di libri sulla magia, è una materia che va studiata parecchio

Anche nella sua, quindi?
Diciamo che nella mia ci sono sempre state essenzialmente due cose: un libro sui maghi del passato e uno spazzolino da denti. Almeno fino a qualche tempo fa [scoppia a ridere]: oggi invece c'è sempre anche il Geffer, la cardioaspirina, il Maalox e via andare.

Qual è la destinazione più magica del mondo?
Praga, quando ci vado mi sembra sempre di poter imparare qualcosa. E poi è destino: la prima volta che l'ho vista a un certo punto mi sono imbattuto in una scritta in ceco che ha attirato la mia attenzione, qualcosa che suonava come 'magie, magu'. Insomma era un convegno di maghi, mi sono iscritto e ho vinto il primo premio. Come le dicevo, destino no?

I viaggi più belli fatti finora?
Più che la destinazione conta la compagnia, l'atmosfera: sicuramente i viaggi con mia moglie sono quelli che preferisco, quando ti siedi in un bar di Lisbona o su una spiaggia a Zanzibar o in Madagascar e ti dimentichi di tutto, persino di pagare la Tari e la Tasi. Che poi si è mai capito cosa sono?

Prima di partire si organizza da solo o si rivolge a un'agenzia?
Potrei fare da solo ma in realtà scendo da casa e vado nella stessa agenzia di sempre, gestita da un amico che ormai sa tutto di me, e gli parlo in milanese. Mi piace di più l'idea di avere un referente umano davanti.

L'ultimo viaggio intrapreso?
Organizzato dall'agenzia, Gerusalemme con un gruppo di amici: un viaggio magnifico, abbiamo visto Tel Aviv, la Cesarea, posti che davvero ti entrano dentro.

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