Paolo Ruffini: "I miei viaggi in auto verso l'Italia sconosciuta"

Conduttore televisivo, comico, regista, scrittore e imprenditore. Ha fatto del suo smaccato accento toscano un inconfondibile marchio di fabbrica. Il livornese Paolo Ruffini, nei giorni scorsi ha partecipato a TTG Incontri con una doppia veste. Prima come moderatore di un divertente talk show che spaziava dal turismo alla tecnologia, poi in veste più istituzionale con la presenza della sua agenzia di organizzazione eventi 'Non C'è Problema'. Attività avviata qualche anno fa "perché non ero soddisfatto dell'attività di booking, così adesso sono io l'interlocutore di me stesso e grazie alla mia esperienza maturata in questo settore posso mettere le mie competenze al servizio anche di altri artisti", spiega Ruffini. Eclettico e sagace, nel corso della sua carriera ha spaziato dalla conduzione su Mtv e Italia 1, ai cinepanettoni. Scelto come attore da registi del calibro di Virzì e Brizzi, ora presenta la sua ultima fatica letteraria 'Telefona quando arrivi' e a TTG racconta la sua passione per i viaggi.

Qual è stato il viaggio più bello che hai fatto finora?
New York, nel periodo natalizio. Non tanto per la città o per l'atmosfera, ma perché pagava Aurelio De Laurentiis. Stavamo preparando il cinepanettone 'Natale a New York', con la regia di Neri Parenti: abbiamo viaggiato in business class e alloggiato in un hotel super lusso sulla 5th Avenue. Insomma, perché non approfittarne? Non mi sarebbe mai più capitata un'occasione del genere.

Ma quando devi pagare tu le vacanze che mete scegli?
Mi piace molto l'Italia, ma non le località tradizionali e scontate. Preferisco attraversarla in macchina e imboccare strade senza una destinazione precisa e scoprire ogni volta qualche posto nuovo e inaspettato.

A cosa non sai rinunciare quando viaggi?
Al borotalco, non importa che sia estate o inverno: quando sono in giro voglio sempre sentirmi fresco e profumato.

Preferisci occuparti tu della prenotazione della vacanza o ti affidi all'agenzia?
Me la cavo da solo, per le vacanze preferisco il fai da te.

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