L'ecatombe dei network di agenzie

Se Atene piange, Sparta non ride. Ovvero, se i tour operator stanno soffrendo più di tutti la crisi (sia economica che del modello di business) anche i network non se la passano bene.

L’aggregazione tra agenzie ha fatto la sua comparsa nei primi anni ’80, con Turbo Italia: i network, quindi, esistono da trent’anni. Una storia ricca di felici intuizioni imprenditoriali e di marchi che hanno rivoluzionato un mercato rimasto ingessato per decenni. Ma anche di flop clamorosi e di tentativi che definire avventati o dilettanteschi è una metafora.

Sono 73 i marchi, le aggregazioni estemporanee e i network veri e propri che sono usciti di scena in tre decenni: solo dal 2007 a oggi ne sono spariti 37, compresi nomi eccellenti come Buon Viaggio Network, VentaPoint by Ventaglio ed Happy Tour.

Ma l’ecatombe non si arresta, baste leggere le reti uscite di scena tra il 2011 e il 2012: Baia di Luna Network, Buona Vacanza, Con.T.E. Consorzio Turistico Europeo, Happy Tour Travel Group / New Jet, Network Italia, Ostiensis Viaggi Network, Elitaria / Elite Tour, Travelbag. Certo, il panorama è ancora ampio (forse troppo): 96 sono le reti attive oggi in  Italia.

Ma come si spiegano le 37 chiusure recenti? Inadeguatezza imprenditorial-manageriale, sottovalutazione economico-finanziaria dell’attività, modello di business inadeguato, crisi di tutti i tipi e, buon ultima, la sfortuna. Perché avviare l’attività giusta al momento giusto richiede (anche) una buona stella.

Chiedere a Marco Armellini e alla sua GiraMondo Viaggi: fondata nel 1979, avviato il network nel 1988, nel 2012 è ancora nella sua bella sede di Verona.

E sì che ne viste passare.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana