Wind Jet ti lascia a terra?! Ecco perché

I 300mila passeggeri lasciati a terra da Wind Jet vanno suddivisi in tre categorie: quelli che hanno acquistato il biglietto almeno 3 o 4 mesi fa, quando la compagnia siciliana era a un passo dall’essere accolta nelle braccia nel ex vettore di bandiera; quelli che hanno acquistato il volo da aprile/maggio in poi, in agenzia;  quelli che ignoravano cosa fosse Wind Jet, hanno cliccato Catania/Milano su qualche Olta e hanno prenotato on line pagando poche decine di euro.

Per chi ha prenotato mesi fa, nulla da dire: l’auspicio è che possa raggiungere la sua destinazione sfruttando il “passaggio” di altre compagnie e spendendo il meno possibile. Per chi invece ha in mano un pnr recente, allora “shame shame shame!!” (ovvero tripla vergogna, in inglese, è tempo di Olimpiadi): vergogna per l’agenzia, che ha venduto i voli di una compagnia che tutti i media (a cominciare da quello che ospita questo post) denunciavano essere in gravissime difficoltà, e da tempo.

Vergogna per il cliente smanettone, che ha dato l’ultimo clic e stampato il suo bel volo dicendosi con soddisfazione: “Tiè! 99 euro andata e ritorno su Milano, altro che regalare soldi all’agenzia!”

Per i colleghi che hanno venduto Wind Jet, mi spiace, ma peggio per loro. Esperienza insegna che, appena (APPENA) una compagnia aerea comincia a essere chiacchierata oltre la norma, saggezza vorrebbe che il cliente venisse prima avvisato, poi dirottato su qualche alternativa (anche più costosa), infine – se proprio insistesse di voler volare con la traballante compagnia – che se ne assumesse chiaramente le conseguenze. Nessuna agenzia seria ha avuto clienti lasciati a terra dal crac Spanair, pochi mesi fa.

Nessuna pietà, invece, per il cliente smanettone, che adesso ha tre opzioni: perdere volo e soldi; rivolgersi al call center Wind Jet  (“12 cent alla risposta, 96 cent al minuto per un massimo di 15 minuti” recita la voce registrata, e intanto parte il tassametro) oppure andare in agenzia e farsi aiutare da qualcuno del quale pensava di conoscere meglio il mestiere.

È Ferragosto, le agenzie sono alle prese con le ultime partenze di questa non felice estate e un cliente è sempre un cliente, anche se ha in mano una stampata che non vale più nulla. Però, però. Una breve frase d’introduzione, fossi al posto di tanti colleghi coscienziosi e preparati, la pronuncerei: “Caro signore, prego, si sieda, L’aiuto volentieri. Le farò risparmiare soldi e arrabbiature multiple con il call center Wind Jet. Le troverò il miglior volo possibile tra quelli disponibili, dedicandoLe la giusta attenzione. Le chiederò pochi euro per questo servizio e La saluterò con un sorriso. Ma questa è l’ultima volta. Quando Le capiterà di cercare un volo o programmare un viaggio per conto proprio, pensando di saperla più lunga di me e dei miei xxx anni di lavoro, La prego, qualunque problema abbia, qui non metta più piede”.

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