Le agenzie e la crisi: chi fa da sé, fa per tre

“La piccola agenzia, non avendo a disposizione tutto l’impianto strumentale, finanziario e organizzativo del tour operator, qualora formata e intraprendente, è in grado di offrire al cliente un prodotto originale e appetibile non commercializzato da altri. Agenzia, quindi, ancora importante per molti fornitori, ma domani chissà, forse importante soprattutto per se stessa”.

Questo è il commento più lungimirante che ho ricevuto al mio post del 15 gennaio, “Il centralismo (democratico) delle agenzie di viaggi”. A scriverlo è Alfredo Vassalluzzo, fondatore e titolare del network Travelbuy.

Perché Vassalluzzo scrive che un agente di viaggi “sarà importante soprattutto per se stesso”?! Perché - pur essendo network, è nato agente di viaggi - riconosce la centralità dell’agenzia rispetto al sistema di distribuzione del turismo. Soprattutto in periodi di crisi.

Vediamo perché, partendo dal cliente finale: siamo tutti d’accordo che una quota-parte dei viaggiatori continuerà ad andare in agenzia, nonostante Ryanair e Booking.com. Sappiamo che questo mercato non basterà a tenere in piedi tutte le 9.000 e passa agenzie italiane, ma una buona parte ce la farà. Passiamo ai fornitori. Abbiamo constatato che Olta come Expedia incentivano le proprie vendite tramite le agenzie, ritenute un canale efficace ed economico. Chi controlla e “marca” il prodotto (crocieristi e villaggisti, in primis) non manca di sottolineare quanto il canale agenziale, almeno in Italia, sia strategico e preferenziale rispetto ad altri.

E poi mettiamoci i network, che non andrebbero compresi tra i fornitori, in quanto partner delle agenzie. Ma un network di grandi dimensioni non è, esso stesso, un fornitore? A parte le reti integrate verticalmente (Bluvacanze, Robintur, Welcome), che il prodotto se lo fanno in casa, tutte le altre contrattano pacchetti e prodotti, e - tutte - li vendono al pubblico tramite le proprie agenzie.

Il cliente che compra una settimana a Sharm, tramite l’agenzia di viaggi di fiducia, ignora che il pacchetto sia stato acquistato tramite una Olta, oppure dal sito del t.o. o grazie al network di appartenenza. Oppure senza nessuno di questi, come vaticina Vassalluzzo. Proprio perché “L’agenzia, domani, chissà, forse sarà importante soprattutto per se stessa”.

Appunto, chi da sé, fa per tre.

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