Caro agente, dov’eri il 16 agosto, in piena emergenza?!

Dante Colitta, direttore commerciale di Geo Spa e fondatore di HP Vacanze, si vanta di essere soprattutto un “agente di viaggi puro al 100 per cento”. Questo, e un carattere molto assertivo, gli permette di parlare senza peli sulla lingua.

“Il giorno dopo Ferragosto metà delle agenzie di viaggi di Roma erano chiuse, proprio mentre avevano in viaggio metà dei loro clienti totali. Lo so che tanti colleghi erano sul pezzo e non voglio generalizzare, ma vedere in televisione i clienti intervistati in aeroporto, il 17 mattina, ancora ignari di quello che stava succedendo in Egitto, perché nessuno li ha avvertiti, come agente mi ha fatto male… Qualcuno ritiene di poter affrontare ogni emergenza con il cellulare, stando in spiaggia. Non è così che si lavora. Poi non chiediamoci perché perdiamo tanti clienti che vanno a comprare sulle Olta”.

Sottoscriviamo al 100 per cento quanto dice Dante Colitta. Magari è un’eccezione, magari il 17 agosto 99 agenzie su 100 erano operative e i clienti ignari beccati in aeroporto erano proprio dell’unica chiusa per ferie. Ma l’idea che si possa gestire un’emergenza (o un cambio volo, o un transfer mancato) semplicemente smanettando sullo smartphone o sul tablet, coi piedi ammollo in piscina, non è così peregrina. Ognuno ha i suoi impegni, anche di famiglia, e se l’Italia chiude per ferie dal 10 al 25 agosto, allora vale anche per le agenzie di viaggi. Che, oltretutto, sono presidiate da sempre meno addetti: come si fa, allora?!

Tanti anni fa, in Alpitour, ad agosto andavano in vacanza solo i commerciali. Tutti gli altri, ed eravamo centinaia, erano sul pezzo. A settembre, se eravamo stati bravi, il capo ci permetteva di andare alle Canarie con lo sconto parenti/amici/conoscenti.

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