Le adv riprendono quota:
volume d’affari a +8,9%

Le agenzie tirano un sospiro di sollievo: nel primo trimestre del 2024 il volume d’affari è aumentato dell’8,9% rispetto al corrispondente periodo del 2023.

Inflazione e instabilità geopolitica non hanno scoraggiato le partenze, così come gli incrementi tariffari che hanno comunque segnato un aumento dell’8% negli ultimi 12 mesi.

L’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoviaggi Confesercenti ha evidenziato come le agenzie del Centro Italia e del Nord Ovest hanno segnalato gli aumenti più consistenti di fatturato (+9,8%) e (+9,0%), mentre i viaggi intercontinentali e le crociere guidano il trend positivo del settore.

Ci si rivolge ai servizi del turismo organizzato soprattutto per le garanzie di tutela e assistenza: nell’ultimo anno le richieste di acquisto di polizze viaggio sono aumentate mediamente del 26,7%. Le mete estere sono tra le preferite, con al primo posto l’Europa.

Sul fronte del booking di primavera si evidenzia un lieve rallentamento del mercato: le richieste registrano il -2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Segnali incoraggianti

“Nonostante le tensioni geopolitiche e l’inflazione che auspichiamo prosegua il suo percorso di rientro in maniera più decisa insieme alla diminuzione dei tassi di interesse attesa entro giugno – ha commentato Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi - intercettiamo un chiaro segnale di crescita della domanda da parte dei viaggiatori che sono alla ricerca di un prodotto selezionato e su misura, di consulenza professionale per riuscire a districarsi nella giungla delle tariffe e dei visti per accedere ai paesi di destinazione, e di consigli per polizze assicurative che rendano l’acquisto ed il viaggio sereno e garantito. Attenzione però che, in questa fase di mercato, non possiamo più assistere ad ulteriori aumenti dei costi sui servizi turistici perché potrebbero seriamente inibirla”.

Il trend delle richieste

In linea generale, il 63,7% del campione ha segnalato un trend di aumento delle richieste di viaggio, contro l’11,3% di segnalazioni di diminuzione e il 24,2% di stabilità, mentre solo uno 0,8% non ha saputo fornire un’indicazione. Un andamento positivo, trainato dalle richieste di pacchetti e soggiorni che hanno contribuito al fatturato totale con una quota di circa il 75% e che conferma la capacità del settore di attrarre segmenti di mercato sempre più ampi.

I fattori critici

Tuttavia, nel generale quadro positivo non mancano alcune criticità. Oltre alle preoccupazioni per le tensioni geopolitiche, la questione degli aumenti tariffari applicati dai fornitori dei servizi rimane una delle principali preoccupazioni del comparto: i rincari hanno raggiunto valori medi del +16% negli ultimi 12 mesi. I rincari dei prodotti energetici hanno spinto al rialzo le tariffe dei servizi di trasporto che hanno registrato aumenti del 27%, ma anche i servizi di alloggio e ristorazione sono saliti in media del 22,3%.

Le ripercussioni sono arrivate anche sul mercato, con il 10,9% del campione che ha percepito una flessione delle richieste, il 64,7% ha segnalato un comportamento di acquisto molto più prudente e selettivo rispetto al passato, mentre il 24,4% non ha registrato nessuna conseguenza sull’andamento delle richieste.

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