Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Nei primi 5 mesi dell’anno abbiamo superato del 2 per cento il fatturato dello stesso periodo del 2019 nonostante stiamo operando praticamente con il 50 per cento dei voli tra Italia e Spagna”. Renato Scaffidi, country manager Italia di Air Europa, parte da questo dato nel primo incontro ufficiale con la stampa trade dopo oltre due anni e mezzo di pausa. Un dato che segna la misura della ripresa in atto (“abbiamo tassi di riempimento superiori al 90 per cento”, spiega) ma che fa capire anche come il mercato sia in qualche modo cambiato.
Gli aumenti
“Inevitabilmente va tenuto conto che le tariffe hanno subito un rincaro – prosegue Scaffidi – per i motivi che tutti conosciamo: abbiamo assorbiti i maggiori costi del carburante finché abbiamo potuto, ma poi abbiamo dovuto agire e siamo in un range tra i 50 e i 100 euro in più”. Ma nella crescita del fatturato ha inciso anche un altro fattore: “Nelle rotte che operiamo, due da Milano e due da Roma, utilizziamo spesso il Dreamliner, che è fisso su uno dei due giornalieri di Malpensa. E sono oltre 120 posti in più rispetto al 737”.
Il fattore trade
Domanda molto elevata, dunque, per la quale c’è lo zampino del trade: “Noi non possiamo che ringraziare agenzie e tour operator che ci hanno sempre supportato – spiega il manager – anche e soprattutto nei momenti più difficili. Tutto il team italiano non ha mai smesso di lavorare a stretto contatto con loro e, come amo sempre dire, ci abbiamo messo sempre la faccia. E non è un caso se oggi circa il 90 per cento delle vendite passa dal trade”.
Il ritorno del bt
E poi la componente business, che sta tornando a numeri interessanti anche in questo caso grazie al lavoro svolto nei due anni bui, da un lato per migliorare prodotto e servizio, dall’altro continuando a dialogare con aziende, dmc e istituzioni, con accordi anche con ministeri: “Ci sono momenti in qui abbiamo difficoltà a trovare posti in business per i nostri clienti…”, ammette.
Quanto ai programmi futuri, nella prossima winter “manterremo intatto il network estivo – conclude Renato Scaffidi – mentre di pari passo la flotta salirà a 50 unità. Crescita che ci consentirà da dicembre di riaprire anche alcune rotte sul Brasile che avevamo sospeso un po’ per diminuzione della domanda e un po’ per carenza di aerei”.