Caro voli in Sicilia, indagine Antitrust: ecco i vettori e le rotte sotto esame

Abuso di posizione dominante. È questo ciò che intende accertare l'Autorità Antitrust con l'istruttoria avviata relativamente ai prezzi applicati nel periodo natalizio da parte delle compagnie aeree che gestiscono il traffico verso la Sicilia.

La segnalazione è partita dal Codacons che ha denunciato - si legge sul bollettino dell'Agcm - 'presunte distorsioni della concorrenza derivanti dall'incremento dei prezzi dei biglietti aerei sulle tratte di collegamento tra le principali città italiane (Roma, Bologna, Torino e Milano) e la Sicilia in corrispondenza delle festività natalizie'.

A essere imputate sono in primis le tariffe di classe economy i cui aumenti sproporzionati sarebbero avvenuti sui voli operati da Ryanair sulle rotte Bologna-Palermo, Milano–Palermo, Torino–Palermo, Bologna–Palermo e Roma–Catania; da Ita Airways sui Roma–Palermo, Torino–Palermo e Milano–Palermo; da Wizz Air sul Milano–Catania.

Da una serie di comparazioni effettuate su prezzi e date, è emerso come in prossimità del Natale si verifichi un innalzamento generale e consistente dei prezzi dei biglietti aerei con picchi oltre il 700% e che, soprattutto sui voli in partenza da Milano (biglietti A/R) si evidenzi un sostanziale allineamento delle tariffe praticate dai diversi vettori.

L'Antitrust ha ritenuto la questione meritevole di approfondimento per sospetta violazione dell'articolo 101 Tfue, pertanto entro i prossimi due mesi circa, i rappresentanti legali delle compagnie coinvolte potranno esercitare il proprio diritto di essere sentiti sull'argomento. G. G.

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