La promessaHotelTonight Niente più camere vuote in albergo

Qualcuno li ha definiti ‘disruptor’, al pari di Airbnb e Uber. E rientrano nell’insieme di quei player del turismo 2.0 capaci di rivoluzionare il settore. E, guardacaso, hanno le loro radici in quella San Francisco da cui di recente sono arrivate alcune delle più grandi innovazioni tecnologiche.

Sono i creatori di HotelTonight, piattaforma dedicata a vendere l’invenduto degli alberghi. “Siamo orgogliosi di essere definiti degli innovatori – dichiara Luca Parducci, responsabile per il mercato italiano della app –, visto che lo siamo per molteplici ragioni”.

Prima fra tutte, quella di avere un modello di business 100 per cento mobile. “Siamo nati così e non cambieremo la nostra formula – sottolinea Parducci -. Diversi studi dimostrano che in un futuro neanche troppo lontano, gran parte delle revenue legate al turismo verranno veicolate proprio da mobile. Noi siamo in prima fila”.

Altro fattore innovativo, quello di offrire essenzialmente l’invenduto degli alberghi, con tempistiche di advance che si allargano al massimo ai 7 giorni precedenti il check-in. “Diamo agli hotel la possibilità di essere prenotati dai clienti sino a 1 ora prima dall’arrivo, mettendoli in una vetrina di 15 offerte geolocalizzate”. Senza porre alcun limite alla loro policy tariffaria e a fronte di una commissione del 15 per cento.

Ma quali sono i vantaggi per le strutture? “Ora gli alberghi possono offrire delle tariffe definite sulla base di criteri di geolocalizzazione – dice Parducci -: si tratta di prezzi visibili solo a clienti situati nell’area di un certo numero di chilometri dall’hotel, oppure, nel caso di advance booking, riservate solo ai viaggiatori provenienti da un certo mercato, Paese o città che sia”.

E per chi ancora non conoscesse la app di HotelTonight, niente paura: “Il principale canale di comunicazione e promozione a cui ci affidiamo è il passaparola”. In vero stile ‘disruptor’.

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