Centinaio:
“No a gare
per le concessioni”

L’obiettivo è quello di cambiare la direttiva Bolkestein. Non ha dubbi il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (nella foto), nel ribadire come la strada percorribile sia una soltanto. “In questo momento non siamo intenzionati a mettere a gara le concessioni balneari – spiega in un’intervista rilasciata a Libero -. L’Europa ci contesta il modo in cui abbiamo misurato le coste per arrivare alla cifra del 33 per cento di risorsa occupata. A questo punto concordiamo con l’Ue un periodo transitorio nel corso del quale l’Unione europea venga con i propri tecnici a misurare le coste. Se ci obbligherà ad andare a gara, chiederemo che venga data una vera e propria prelazione a favore dei concessionari uscenti riconoscendo loro il valore aziendale, secondo il modello portoghese. A quel punto cercheremo di capire come la pensano i nostri alleati, coinvolgendo le associazioni di categoria”.

“A medio e lungo termine – prosegue Centinaio – dobbiamo puntare a cambiare la direttiva Bolkestein. Lancio una sfida. Tutte le forze politiche che eleggeranno deputati al Parlamento europeo si impegnino a mettere in agenda la modifica di una direttiva che è stata scritta male e può compromettere il lavoro di decine di migliaia di persone. Anche le guide turistiche rientrano nella Bolkestein e, se dovesse venire applicata, per loro sarebbero guai grossi. Anche quel comparto va salvaguardato”.

“Il risultato finale deve essere quello che tutto il mondo del turismo si unisca per salvaguardare una filiera che per l’Italia è importantissima. In caso contrario, arriverà qualche fondo straniero e si comprerà tutto... o peggio ancora finiremo ostaggio delle decisioni solitarie di qualche burocrate di Bruxelles”.

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