Rischio laser in aereoL'allarme dei piloti

Arriva anche in Italia la moda di abbagliare con i puntatori laser i piloti in atterraggio e decollo negli aeroporti. Importato dagli Stati Uniti, questo incredibile atto vandalico è stato segnalato ormai più volte negli scali della Penisola. Intanto, torna a salire il prezzo del petrolio. Queste le prime notizie di oggi in TTG Morning report.

Le segnalazioni dagli scali della Penisola
È iniziato negli Usa come uno stupido gioco, ma si è rapidamente trasferito anche in Italia. Lo segnalano i piloti che, per ben 48 volte nell’ultimo anno, atterrando all’aeroporto di Orio al Serio, sono stati disturbati dai fasci di luce di puntatori laser. Lo racconta il Correre.it che sottolinea come a guidare la graduatoria italiana degli aeroporti più tormentati dai nuovi vandali, ovviamente, Fiumicino. Il fascio di laser che colpisce gli occhi di un pilota, avverte l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, può anche arrivare a causare "distrazione, abbagliamento, improvvisa e temporanea cecità".

Torna a salire il prezzo del petrolio
Il prezzo del barile - che in sei mesi era più che dimezzato - ora non smette di correre. Secondo Il Sole 24 Ore il brent, che era sceso fino a 45,19 dollari in gennaio, ha aggiornato il record dell’anno a 68,40 dollari. Una crescita che potrebbe tornare ad influenzare, sul medio periodo, il costo di benzina e trasporti.

Aprile: prestiti a +10,8 per cento
Secondo l’ultima rilevazione del Crif, il mese di aprile ha consolidato il trend di ripresa per i prestiti alle famiglie, che hanno fatto segnare un +10,8 per cento rispetto allo stesso mese del 2014. I dettagli su Il Messaggero.

Incidente Germanwings, il copilota provò la manovra all’andata
Il copilota del volo Germanwings da Barcellona a Dusseldorf, che il 24 marzo si è schiantato sulle Alpi francesi, aveva provato all'andata la manovra di discesa a bassa quota. È quanto rivela il tabloid tedesco Bild e che riporta Repubblica, citando il rapporto degli inquirenti francesi della Bea.

La Grecia continua ad essere ‘zona calda’
Malgrado sia partita oggi al prima tranche di 200 milioni di euro per il fondo monetario internazionale, la questione Grecia resta una delle più calde aperte sul tavolo della Ue. Il Paese, infatti, deve restituire entro il 12 maggio altri 750 milioni, ma è ben difficile che ci riesca, secondo gli analisti. Intanto, le trattative proseguono per la ristrutturazione del debito. I dettagli su La Stampa.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana