Dai vecchi voucheral lavoro a chiamata Così la manovrina cambia le regole

Una versione semplificata e alleggerita di quello che comunemente viene definito lavoro a chiamata. Dovrebbe essere questo lo strumento destinato a sostituire i voucher e che verrebbe inserito nella prossima manovrina.

Secondo quanto anticipato da Corriere.it, l’ultimo emendamento al quale è al lavoro il Governo prevederebbe la possibilità di accedere a un contratto leggero da parte di tutte le aziende e non solamente da quelle con meno di 10 dipendenti, come ipotizzato in una prima fase.

Il rapporto di lavoro dovrà essere completato online su una piattaforma Inps con sotto forma di ‘buono’ come nel caso dei voucher, ma con un contratto reale. In quanto ai vincoli, previsto un limite massimo di 400 giorni di ‘chiamata’ nell’arco di tre anni.

Per quanto riguarda il lavoro a chiamata vero e proprio viene invece abolito il limite di età (meno di 24 anni o più di 55).

Il costo rispetto ai voucher sarà doppio, tra i 20 e i 25 euro, e avrà contributi previdenziali sufficienti per garantire una pensione.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana