Rimborsi persi nelle nuvole

Rischia di diventare una guerra tra poveri. Da una parte le agenzie di viaggi e dall’altra le compagnie aeree. Come succede nella maggior parte dei mercati,  dopo aver condiviso linee comuni, ognuno va per conto suo. E per i rimborsi un grande arrivederci e nulla più.

La Fiavet Lazio con il suo presidente Ernesto Mazzi si scaglia contro i vettori che non effettuano “i rimborsi ma sono operativi per l’emissione degli Adm, le sanzioni a carico della distribuzione”.

Mazzi chiede l’intervento di Enac e Iata, perché la situazione pare sfuggita di mano. Le agenzie chiuse e senza liquidità non possono pagare altre sanzioni. Sono già abbastanza sanzionate da una crisi epocale che rischia di vedere asciugato l’esercito dei dettaglianti.

Sull’altra sponda, le compagnie provano a resistere al coronavirus con gli aerei negli hangar e leasing pesanti sulle spalle. Da ridiscutere se va proprio va bene.

E intanto, mandano una lettera nella buca della parte più debole ed esposta della filiera, l'agenzia. Servirebbe una posizione ufficiale di chi norma il settore. Ma non si vede nulla…

Twitter @removangelista

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