Dalla competitivitàal ruolo dell'Enit Ecco tutti i dettagli del Piano strategico

Quattro grandi priorità articolate in 14 obiettivi specifici e 53 linee di intervento. Sono i numeri del nuovo Piano strategico del Turismo, il documento approvato mercoledì scorso al Mibact dall'Assemblea permanente per la promozione e ora svelato a TTG Italia nei suoi contenuti dal direttore generale Turismo del Mibact Francesco Palumbo.

"Il primo obiettivo individuato nel documento - mette in chiaro Palumbo - è quello di allargare e integrare l'offerta presente sul nostro territorio". A questo scopo, "le grandi città d'arte e le località balneari che assorbono buona parte dei flussi turistici dovranno diventare porte d'accesso in grado di espandere i flussi verso aree non altrettanto visitate". Un'idea che, aggiunge il d.g, "si legherà sempre più all'utilizzo dei cammini, delle ciclovie e di tutta le rete dei siti Unesco e dei musei" e che "servirà a produrre nuovi prodotti turistici che ancora non esistono, in integrazione con il territorio".

Il tema della competitività
Connesso alla crescita della competitività, il secondo macro-obiettivo individuato nel Piano. "Il turismo è una delle principali voci della nostra economia ed è quindi giusto - sottolinea Palumbo - che ci sia un sistema che favorisca la competitività, il miglioramento della qualità dell'occupazione e la diffusione di nuova imprenditorialità". In quest'ottica "abbiamo quindi lavorato molto con le imprese, i sindacati e le associazioni, consapevoli della necessità che insieme alle Regioni bisognerà lavorare per rendere la normativa omogenea".

Il ruolo dell'Enit
Il Piano detta poi la linea in campo di promozione: "Sotto il marchio Italia dovranno ora essere promosse tutte le singole articolazioni provenienti dal territorio, con un ruolo decisivo affidato all'Enit, che avrà il compito di portare il brand italiano nel mondo". Ma più che imprimere delle direttive dall'alto il documento intende avviare "un nuovo metodo di lavoro" capace di evolversi e restare al passo con i tempo. "Il Piano - precisa Palumbo - è stato elaborato in maniera condivisa, con il contributo di diversi soggetti. Tenendo quindi fede a questa impostazione anche nei prossimi anni potrà essere migliorato e integrato".

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