Il nobile Francorosso

La nobiltà si ritrova in Egitto. Tra pochi giorni si svolgerà infatti la convention annuale di Francorosso, quello che Pier Ezhaya definisce un marchio nobile del mercato turistico.

Affermazione che sicuramente ha una certa base di verità se è vero che negli ultimi mesi questo brand storico del gruppo Alpitour ha interessato anche alcuni fondi di investimento. Interesse che per il momento si è sempre fermato sulla porta di via Lugaro, come ha anche ammesso il presidente Alpi Gabriele Burgio.

Ora nell’ennesima annata difficile del mondo trade tocca a Francorosso e alla sempre più lanciata Viaggidea mandare messaggi forti alla distribuzione. Pier Ezhaya a capo della divisione Francorosso spiega in anteprima a TTG Italia i progetti e le attese della convention che porterà ad Hurgada oltre 300 agenzie di viaggi “pesanti” (per volume di vendite).

Ezhaya, alziamo il velo sulla convention. Cosa dirà alla distribuzione?
Che stiamo partendo per riposizionare il marchio Francorosso nella parte di mercato che gli spetta.

Quindi alzate l’asticella?
Stiamo parlando di un brand storico e nobile del mercato.

La sfida più impegnativa della sua carriera ?
Si, la più importante  e per questo sono molto motivato. Stiamo parlando di uno dei tre marchi più noti del settore.

Primo bilancio del 2014?
Dunque, l’intera divisione ha generato 170mila pax. Nel dettaglio Francorosso ha chiuso sui livelli del 2013 e Viaggidea invece ha realizzato una crescita del 9 per cento.

Su un mercato dove è cambiato il comportamento d’acquisto.
Infatti, sono saltati tutti i meccanismi e per questo noi abbiamo deciso di rivoluzionare tutto. Non possiamo perdere il treno del mercato.

Ci sarà da battagliare anche sul fronte del pricing?
Speriamo di no. In alcuni casi ci confrontiamo su prezzi veramente poco attendibili. Ma Francorosso deve essere venduto a un prezzo giusto.

In convention presenterete la rivoluzione del brand. Su cosa si basa?
Abbiamo cambiato cataloghi, pricing e contratto commerciale penso che basti questo per fare capire che facciamo sul serio.

Si parla di un contratto dinamico. Il mercato è pronto?
Si credo proprio sia maturo per un tipo di contratto di questo tipo. Parliamo di accordi dinamici, più aperti e in costante revisione. Funzionerà.

Le prime proieizioni del 2014 dicono che…
La riapertura del mercato egiziano e la nostra politica ci sta portando in casa dati inaspettati.

Quindi?
Parliamo di un inverno in forte progressione che ci fa ben sperare per l’esercizio 2015.

L’ultimo dato è stato sofferto tirarlo fuori. Ma anche un manager di grande esperienza come Ezhaya preferisce dire sottovoce che le vendite sono salite del 40 per cento. Il nobile Francorosso ha indossato l’armatura….

Twitter @removangelista

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