Affiliazione e proprietàIl destino delle adv

Sempre uguali, ma sempre diversi. Ormai è impossibile pensare, in Italia, a un mercato turistico senza network, ed è così da almeno una decina d’anni. Ma questo non vuol dire che la distribuzione organizzata non sia cambiata. Del resto, il consumatore finale ha modificato le sue abitudini e non c’è motivo per cui il settore non debba fare altrettanto.

In principio fu il gruppo d’acquisto, poi arrivò il franchising (tra polemiche che, come ha dimostrato la tavola rotonda a TTG Incontri moderata da Remo Vangelista, non si sono ancora del tutto spente). Poi venne l’associazione in partecipazione, da molti considerata come il ‘figlio minore’ del franchising. Ora, a dominare la scena sembrerebbe essere la cara vecchia affiliazione. Più snella, meno impegnativa, più flessibile. Almeno sulla carta, la formula giusta per un mercato abituato a variazioni repentine come quello attuale.

Un settore quello dell’affiliazione, sempre più affollato. Nei tre giorni di TTG Incontri sono due (o meglio tre) i nuovi concorrenti che si sono affacciati sul mercato. Entrambi con una parola d’ordine: solo servizi, niente richiesta di obiettivi alle adv.

Alberto Peroglio Longhin ha scelto Rimini come palcoscenico per presentare la novità della sua Bluvacanze: il progetto Blunet (con cui il network sbarca proprio nel mondo dell’affiliazione) e quello Bluplanner (dedicato ai consulenti di viaggi, altro trend importante degli ultimi mesi). Ma nell’arena è scesa anche Valtur, con Star Travel Network, l’idea guidata da Giorgio Lotti (ex Otn) che punta a creare una rete di affiliazione sotto l’emblema dello storico nome del tour operating.

Ognuno, ovviamente, ha le sue carte da giocare. Per Lotti, una delle questioni di base è il marchio: “Offriamo l’esclusiva territoriale - ha spiegato -: gli affiliati potranno essere i punti di riferimento Valtur, un marchio con una sua storia, per la propria zona. In altri termini, non ci possono essere troppe agenzie”.

Per Bluvacanze, il punto di forza è l’esperienza nel settore.  “Il nostro vantaggio - ha spiegato Peroglio Longhin - è che abbiamo un backoffice e una sede storicamente attrezzata per dare un servizio alle agenzie. E un modo di rapportarsi con i punti vendita decisamente strutturato”.

Ma di affiliazione e franchising si è parlato anche durante la tavola rotonda tra i network, moderata dal direttore di TTG Italia Remo Vangelista, che si è tenuta proprio durante TTG Incontri. Gian Paolo Vairo, amministratore delegato di Welcome Travel, ha  lanciato un messaggio alla platea degli agenti di viaggi, facendo riferimento anche alla serrata competizione: “Diffidate dei network ‘senza spese’ o con quote basse: sul mercato di oggi non è possibile. I servizi dei network hanno un costo”. E ha aggiunto: “Non si possano portare agenzie nel network solo per fare volumi, magari attirandoli con commissioni alte”.

Il mercato dell’affiliazione, dunque, si va affollato. Al centro di tutto, le agenzie di viaggi, che nei prossimi mesi saranno quasi sicuramente protagoniste di una serrata campagna acquisti. Per la distribuzione, l’autunno potrebbe essere insolitamente caldo.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana