La scelta di Alpitour: 'Selezioniamo le agenzie'

Niente codici chiusi, solo scelte meritocratiche. Il nuovo corso di Alpitour ha preso il via con un progetto di severa selezione dei punti vendita.

“Ad oggi collaboriamo con 8.500 agenzie di viaggi - ha spiegato oggi durante la conferenza stampa Pier Ezhaya, direttore Francorosso -; ma il 95 per cento delle vendite arriva da 4.500 agenzie. Significa che le altre 4.000, come si dice in gergo, fanno l’ultimo miglio, ovvero il 5 per cento”.

Questo per il Gruppo comporta una serie di spese sul fronte delle commissioni, dei cataloghi e della gestione dei rapporti con le agenzie. L’obiettivo, ora, è dunque concentrarsi sui punti vendita che offrono le performance migliori.

“Quando un’agenzia di viaggi realizza con noi 15mila euro – ha affermato ancora Ezhaya - vuol dire che o sta per chiudere o sta giocando la partita con un altro. Il che, beninteso, è una scelta assolutamente legittima”. Nel processo di selezione, nessuna agenzia verrà accompagnata alla porta. “Amplieremo lo spettro delle commissioni, che varieranno dal 5 al 14-15 per cento, con un meccanismo premiante”.

Sul fronte dei conti, il presidente e a.d. Gabriele Burgio ha affermato che “d’accordo con gli azionisti, sono stati tagliati costi per 12 milioni di euro. Di questi, 6 sono stati reinvestiti su quattro fronti: l’assistenza, la qualità, l’animazione e la pubblicità”. Decisioni, prosegue Burgio, “che nei primi anni costano, ma poi dovranno portare benefici”.

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