Ryanair, giù la maschera "Allo scoperto con i t.o."

“Gli operatori si sono rivelati quasi tutti propensi a collaborare. Qualcuno ha anche confessato che con carta di credito privata ha fatto con noi 10mila passeggeri”.

Parola di John Alborante, sales & marketing manager per l'Italia, reduce dalla seconda tappa degli incontri con i tour operator, questa volta a Roma. Una rotta ormai ben definita che porterà la low cost, evidenzia ancora Alborante a “lavorare insieme ai tour operator, ma alla luce del sole”. Dopo la promessa di essere più gentili con clienti e agenzie di viaggi, Ryanair abbatte così definitivamente anche l'ultimo muro e scende a patti con gli operatori. E fatta eccezione per lo scetticismo di qualcuno, più che positivo è stato il bilancio del faccia a faccia.

Un trend che non ha comunque stupito più di tanto il braccio destro di O'Leary, da tempo consapevole che “gli operatori che fanno city break in Europa e destinazioni da noi servite ci hanno sempre venduto” e che “ora si tratta solo di uscire allo scoperto, capire le reciproche esigenze”. Arrivato nella Capitale per presentare i nuovi servizi per le famiglie e spiegare alla stampa il volto più amichevole della compagnia, Alborante ha così colto la palla al balzo chiamando a raccolta gli operatori “per trovare sinergie e possibilità di collaborazione” e dare a tutti la prova che “siamo cambiati. Quella che comunemente viene definita apertura al trade ora viene fatta anche da Ryanair”.

Otto in tutto a rispondere all'appello della no frils: Albatravel, Carlson Wagonlit, G&G Travel, Holidays Empires, Karisma Travelnet, King Holidays, Prima Tour e Veratour.

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