• 08/01/2014 10:35

Ancora bufera sui costi bancari: fino a 50 euro per un giorno in rosso

Non si fermano le polemiche sulle tariffe applicate dalle banche. Pochi giorni dopo le proteste per le commissioni richieste sui pagamenti tramite bancomat, nel mirino finiscono le norme applicate in caso di scoperto.

Secondo i calcoli effettuati dall'Università Bocconi per il Corriere della Sera, un solo giorno con il conto in rosso può arrivare a costare anche 50 euro.

Sotto accusa non tanto i tassi di interesse quanto la cosiddetta 'commissione di istruttoria veloce': è proprio questa, infatti, la voce che fa schizzare alle stelle il costo dello scoperto.

In una tabella, il quotidiano riassume gli importi applicati per questa voce da alcuni dei maggiori istituti di credito: in media, la cifra arriva a 33 euro. La Civ, come spiega il Corriere della Sera, è stata introdotta a metà del 2012 in sostituzione della 'commissione di massimo scoperto', e scatta nel momento in cui si esce dal fido o si finisce in rosso senza avere un fido. A questa va sommato l'interesse calcolato dalla banca sul rosso, somma che varia con il numero di giorni di scoperto.

Sugli importi, l'Abi si difende affermando che la Civ non rappresenta un profitto, ma un recupero dei costi.

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