- 01/07/2025 08:03
Agenziealla riscossa:il mercatocambia rotta
Sparare sulle agenzie di viaggi era diventato, fino a qualche anno fa, uno sport nazionale. Al quale non si sono sottratti nemmeno ex ministri con competenze in materia di turismo. Definire la distribuzione fisica “un mestiere finito” o un “retaggio del passato” era così frequente da essere diventato quasi un luogo comune.
Poi è successo qualcosa che ha travolto tutto il turismo: il mondo completamente bloccato. Alla riapertura, il settore mondiale del travel ha scoperto di non essere più lo stesso. E gli equilibri sono cambiati.
Nel giro di poche stagioni, le agenzie di viaggi hanno riconquistato quel favore che sembrava essere andato perduto. Le prime timide profezie che recitavano “la pandemia farà riscoprire il valore della consulenza” sembravano più che altro sogni speranzosi. E invece sono diventati una realtà.
Solo negli ultimi mesi sono diverse le partite vinte almeno in parte dalle agenzie. E il settore aereo, che sembrava avere il coltello dalla parte del manico, ha dovuto cedere terreno.
Qualche esempio? La revisione delle regole sui ritardi dei voli ha ridimensionato le richieste dei vettori, che avrebbero voluto far scattare il risarcimento solo dopo le 5 ore, contro le 3 previste in precedenza. Il limite è stato fissato a 4: una decisione che, se in parte scontenta le agenzie, di sicuro non è stata accolta con favore dai vettori. E la via di mezzo adottata dall’Ue dimostra come, una volta tanto, non sia stata solo la distribuzione a dover venire a compromessi.
I vettori al bivio
Ma le compagnie aeree hanno anche dovuto mandar giù il veto dell’Europa a scorporare il bagaglio a mano dal prezzo base del biglietto.
E poi c’è la grande partita della revisione della normativa sui pacchetti turistici, che ha visto le agenzie di viaggi portare a casa più di una vittoria, dall’abolizione del tetto massimo per gli acconti a una definizione meno aleatoria delle “circostanze straordinarie” che fanno scattare il diritto alla richiesta di rimborso.
Ultimo, ma non meno importante, il lancio di una piattaforma per le agenzie di viaggi da parte della compagnia aerea che più di tutte aveva osteggiato qualunque tipo di intermediazione: Ryanair. Una scelta, quella della low cost, che dimostra come ci sia una fetta di mercato saldamente in mano alle agenzie di viaggi e non erodibile da altri canali.
Con buona pace di chi, solo una manciata d’anni fa, aveva profetizzato la fine delle agenzie.