- 17/11/2025 09:50
I 18enni e i viaggisimbolo di libertàL’indagine Subito
Tutto è cambiato. Se in passato il simbolo per eccellenza del passaggio all’età adulta, segnato dal 18esimo compleanno, era la patente, ora per i ragazzi l’emblema di libertà e l’autonomia è un altro: il viaggio.
Questo uno degli aspetti più interessanti messi in luce da Subito, la piattaforma italiana di re-commerce con 26 milioni di utenti unici al mese, che proprio in occasione del suo diciottesimo anno di vita ha voluto indagare chi sono i suoi coetanei, nati nel 2007.
Per capire le loro abitudini e passioni, fotografarne identità, valori e comportamenti è nata la ricerca “Cosa vuol dire avere 18 anni oggi”, sviluppata da Future Concept Lab e analizzata dal suo presidente, il sociologo Francesco Morace.
“Festeggiare i 18 anni di Subito guardando ai diciottenni di oggi, nostri coetanei, ci permette di comprendere ancora meglio il futuro che stiamo costruendo insieme - dichiara Giuseppe Pasceri, ceo di Subito -, vedere se le nostre azioni corrispondono ai loro desideri e come possiamo essere dei buoni compagni di viaggio, crescendo e migliorando insieme a loro”.
Chi sono i ragazzi e come vivono
In Italia i ragazzi nati nel 2007 sono 588mila ripartiti quasi equamente tra maschi (52%) e femmine (48%). La quasi totalità vive ancora in famiglia (98%) e oltre tre quarti (76%) sono studenti. I 18enni di oggi sono nativi digitali, nati nello stesso anno del primo iPhone (presentato il 9 gennaio 2007) e dell’arrivo in Italia di piattaforme come YouTube e Facebook, progressivamente affiancate da Instagram e TikTok. Il 68,3% di loro frequenta regolarmente i social, ma solo l’8,4% attribuisce importanza alla popolarità: per i giovani contano le relazioni vere, i rapporti umani che si creano, i contenuti fruiti e non i numeri.
“I nostri giovani non sono schiavi dei social network, anzi: li usano in modo consapevole e critico, conoscono bene il rischio del furto dei dati e il cyberbullismo - dichiara Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab -. Non sono degli sprovveduti; desiderano vivere nella realtà servendosi del buono portato dall’essere perennemente online; sanno riconoscere e valutare i contenuti da fruire e questo li rende estremamente attenti”.
Viaggio primo desiderio
Proprio anche per la loro sete di relazioni e la loro curiosità di scoprire realtà diverse il desiderio da realizzare subito, una volta spente le 18 candeline, è uno solo: viaggiare.
Che sia da zaino in spalla o da “mi porto tutto l’armadio perché non so mai cosa mettermi” il viaggio è la prima cosa che i giovani vogliono fare; lo usano infatti come mezzo per tagliare il cordone ombelicale con i genitori, anche se in modo simbolico. Per la prima volta possono partire da soli e scoprire il mondo senza un tutore. Partire rappresenta inoltre il modo più naturale per affermare la propria indipendenza e mettersi alla prova fuori dal contesto familiare. Non a caso, tra le aspirazioni più forti emergono proprio quelle legate allo spostarsi e all’esplorare: il 29,2% sogna di poter viaggiare tutto l’anno, il 26,1% desidera una vacanza in un altro continente e il 22,9% vorrebbe fare un’esperienza di studio all’estero.
Guardando alle speranze, nella loro top 3 della felicità futura troviamo al primo posto il costruire la vita attorno alle proprie passioni (18,2%). Al secondo posto a pari merito troviamo, invece, l’avere una famiglia e dei figli insieme al viaggiare e conoscere il mondo (18,1%). Per questa generazione europea e cosmopolita torna, quindi, il tema del viaggio, un’aspirazione e un elemento centrale della felicità futura.