- 17/11/2025 09:00
L’IA al centro del Summitdel turismo Primarete 2025
Nel turismo l’IA accelera processi, offre previsioni, personalizza offerte, ottimizza pricing e automatizza attività complesse, fluidificando il flusso operativo aziendale. Eppure, la tecnologia da sola non basta. Ne sono convinti i big player di tour operating, aviazione, crociere e distribuzione riuniti al Summit del turismo 2025 di Primarete a Galzignano Terme, Padova.
Non parla di rottura Alessandro Seghi di Alpitour, ma di una nuova fase di un percorso di digitalizzazione iniziato già con l’avvento del web, proseguito con quello di smartphone e social, e, oggi, dominato dai dati. Il panel di speaker chiarisce alla platea di adv, attraverso l’esempio dei propri sviluppi tecnologici, che l’IA è efficace solo quando è allineata a modelli di business chiari e sostenuta da competenze. “In Italia molte imprese non mettono ordine ai processi aziendali e non raccolgono con criterio i dati: bisogna sistematizzare, avere contezza dei crm e dei perché si perdono o si acquistano clienti”, consiglia Salvatore Sicuso di Boscolo Tours.
Il tema centrale, però, è il tocco umano. Msc, Costa, Nicolaus, Going e Bluvacanze convergono nell’affermare che l’IA libera tempo impiegato in attività ripetitive, ma non sostituisce l’empatia, la fiducia e la capacità interpretativa dei desiderata del consulente di viaggio: “Serve per offrire al cliente la risposta di valore con la nostra voce all’interno del contenitore digitale, ottenuta dal maggiore tempo dedicato alla qualità e all’ascolto, pertinente e basata sui nostri dati reali”, spiega Marco Peci, Quality Group.
Troppi dati, infatti, confondono i viaggiatori: se a valle serve qualcuno che li trasformi in un racconto emozionale, a monte qualcuno deve governarli. Così nascono le nuove figure professionali di ‘trasformation e innovation manager’ in Futura Vacanze. Ecco la nuova frontiera del travel: un ecosistema integrato in cui la tecnologia potenzia la professionalità umana e permette ai clienti di sentirsi compresi e accompagnati. “Non saranno gli algoritmi a fare turismo, ma le persone, che, grazie alla tecnologia, avranno tempo e strumenti per farlo meglio”, conclude Leonardo Massa, Msc.